Girato nel 2011 ma distribuito solo un anno dopo, The Divide è il terzo lavoro di Xavier Gens, conosciuto per il tanto criticato film horror Frontiers – Ai confini dell’inferno e per Hitman, entrambi del 2007.
Benché sulla carta sia etichettato come film di fantascienza, il tono di The Divide ci è sembrato oscillare dal thriller psicologico al dramma e dall’horror al trash. Per capire cosa intendiamo è meglio riassumere a grandi linee la trama senza però rovinarvi il finale.
Il film si apre con la distruzione di New York a causa di un attacco atomico. Non ci verrà mai detto chi e perché abbia attaccato la città ed infatti la trama è incentrata su ben altro. Alcuni abitanti di un condominio riescono a rifugiarsi nei sotterranei (un vero e proprio bunker) e scampano quindi agli effetti delle radiazioni. Da adesso però dovranno sopravvivere con quello che hanno a disposizione e soprattutto, cosa che sembra ancor più difficile, imparare a convivere. Ecco quindi che viene fuori il dramma dell’isolamento, della consapevolezza che fuori il mondo non è più come l’hanno lasciato, della paura che nessuno venga mai a cercarli. I giorni passeranno, le scorte si consumeranno fino a che paura e dramma sconfineranno nella follia più totale.
Ed ecco quindi che, soprattutto nelle fasi finali del film, assistiamo anche a qualche scena trash che, almeno a noi, sono sembrate oltre che inutili ai fini della trama anche esasperate e abbastanza ridicole. A parte questi brevi momenti, The Divide è un’ottima prova che nonostante non porti sulla schermo nulla di nuovo riesce comunque a generare tensione e angoscia grazie all’atmosfera claustrofobica e agli intrecci relazionali che si vengono a creare. Di fantascienza quindi, come avevamo accennato, non ve n’è quasi traccia ma in compenso sangue e violenza non mancano.
Tra i protagonisti troviamo Milo Ventimiglia nei panni Josh e Michael Biehn in quelli Mickey, un ex pompiere che dopo l’attentato dell’ 11 settembre 2001 vive in solitudine nei sotterranei del condominio in cui si è creato una sorta di bunker. Questi sono forse gli unici due attori che il pubblico italiano potrebbe riconoscere. Il primo è diventato popolare dapprima grazie al ruolo di Jess in Una mamma per amica e poi per quello di Peter in Heroes. Biehn invece ha più volte lavorato con James Cameron al quale quindi probabilmente deve dir grazie; è infatti noto per il ruolo di Kyle Reese in Terminator e del caporale Hicks in Aliens – Scontro Finale.
La protagonista femminile (Eva) invece è quasi conosciuta, si chiama Lauren German. Dove potete averla vista? Ricordate la ragazza dell’autostop nel film Non aprite quella porta del 2003 con protagonista Jessica Biel? Ecco, quella ragazza (che nel film tira fuori da in mezzo le gambe una pistola e si spara in bocca generando il panico e conseguenze che i protagonisti non potevano immaginare) è proprio la German. Nonostante la scena fosse molto breve ha comunque lasciato il segno nella memoria. A distanza di dieci anni dunque rieccola in un ruolo più centrale in cui, come anche l’intero cast, convince e piace.
Insomma, pochissimi effetti speciali, un buon cast, una sceneggiatura incalzante contornata da belle colonne sonore, tutto compresso in una scenografia ridotta. Un bel pacchetto che vale la pena di vedere se si è amanti del genere!
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