Che è successo durante la finale della 64esima edizione del Festival di Sanremo? Se ve la siete persa (volontariamente o no) ma adesso siete curiosi di scoprire nei dettagli quanto accaduto nel corso della quinta ed ultima serata del concorso canoro, state tranquilli! Siamo qui (anche) per questo!
Partiamo dunque dall’inizio e dalla nostra prima esclamazione all’apertura del sipario: “Oddio no! Ti prego, Don Matteo no!” Ci si è, infatti, presentato davanti Terence Hill negli ormai consueti panni di Don Matteo, pronto, sotto un arco nuziale allestito sul palco, ad accogliere gli sposi. E chi potevano essere? Luciana Littizzetto e Beppe Vessicchio?? No, ma quasi! Entrano quindi, infagottati in degli orrendi abiti da sposi, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Finita la cerimonia con un solenne “finché Sanremo non vi separi”, può cominciare la gara dei campioni!
I primi cinque ad esibirsi sono (in ordine):
- Giuliano Palma con “Così lontano”
- Noemi con “Bagnati dal sole”
- Ron con “Sing in the Rain”
- Arisa con “Controvento”
- Francesco Sarcina con “Nel tuo sorriso”
A questo punto, Fazio annuncia il primo ospite della serata, ovvero Maurizio Crozza, tornato sul palco dopo l’abbondanza di fischi presi l’anno scorso in occasione di Sanremo 2013. Il comico riesce, per sua fortuna, a riscattarsi con un divertente quanto vero monologo sull’importanza dell’Italia (ma soprattutto degli italiani) nel mondo e sulla strana contrapposizione in cui viviamo perennemente: in bilico tra i nostri motivi di orgoglio e di vergogna. Chiude con una brevissima (e cauta) imitazione del neo premier Matteo Renzi.
Riprende la gara ed assistiamo quindi all’esibizione di altri tre artisti, ovvero:
- I Perturbazione con “L’unica”
- Giusy Ferreri con “Ti porto a cena con me”
- Francesco Renga con “Vivendo adesso”
Facciamo adesso spazio sul palco alla magia regalataci dall’ospite forse più atteso di questa edizione: Luciano Ligabue. Il cantautore porta sul palco due pezzi “storici” del suo repertorio (“Certe notti” e “Il giorno di dolore che uno ha”) più gli ultimi due singoli (“Il sale della terra” e “Per sempre”). Saremo sicuramente di parte ma, avremmo preferito di gran lunga che continuasse a cantare Ligabue, invece ci tocca salutarlo per ridare il via alla gara, non senza prima assistere ad un ridicolo balletto della Littizzetto sulle note di Zum Zum Zum…
Risalgono quindi sul palco:
- Renzo Rubino con “Ora”
- Antonella Ruggiero con “Da lontano”
Breve interruzione per un’improvvisata di Pif e si riprende con gli ultimi tre cantanti:
- Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots con “Liberi o no”
- Cristiano De Andrè con “Il cielo è vuoto”
- Frankie Hi-NRG con “Pedala”
Finite le esibizioni arriva il momento delle prime premiazioni. Ad assegnare gli ambiti premi viene chiamata l’attrice Claudia Cardinale. Dunque, il Premio Sala Stampa “Lucio Dalla” viene vinto dai Perturbazione con la canzone “L’unica”, mentre il Premio della Critica “Mia Martini” viene assegnato alla canzone “Invisibili” di Cristiano De Andrè.
Prima di dare lo stop al televoto, tocca accogliere l’ultimo bizzarro ospite di questa edizione. Fa il suo ingresso sul palco un certo Stromae, un giovane cantautore belga che ammettiamo senza pudore di non aver mai sentito nominare in vita nostra. Ci abbiamo messo un po’ a capire che stesse interpretando la canzone e che non fosse veramente ubriaco e molesto verso il pubblico. Finita l’esibizione, al grido di “Viva l’Italia”, torna sobrio e i volti degli spettatori in sala si distendono.
Prima di annunciare i tre campioni finalisti, viene data (come promesso) l’opportunità a Riccardo Sinigallia di ricantare il suo pezzo “Prima di andare via”, ovviamente fuori gara.
A questo punto vogliamo ricordarvi che nella classifica provvisoria i primi tre posti erano occupati da Renzo Rubino, Arisa e Francesco Renga. Quest’ultimo, nella nuova classifica, scompare dal podio e cede il suo posto alla strana coppia composta da Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots.
Riparte quindi da capo il televoto e i finalisti (Rubino, Gualazzi con Spiderman e Arisa) si riesibiscono. Cosa curiosa, e sottolineata come positiva durante la serata, è che i tre finalisti vengano tutti dalle Nuove Proposte degli anni passati.
Nell’attesa dei risultati, intanto, vengono invitati uno alla volta a salire sul palco tutti i concorrenti della categoria Nuove Proposte di quest’anno, i quali ci ricantano un piccolo estratto dei loro pezzi.
Subito dopo viene assegnato un ultimo premio al Miglior Testo che viene vinto ancora dalla canzone “Invisibili” di Cristiano De Andrè.
Rientrano quindi i finalisti! La canzone vincitrice della 64esima edizione del Festival della canzone italiana è.. rullo di tamburi… “Controvento” di Arisa!
Squilli di trombe! Coriandoli! Urla, baci, abbracci, salti! No… niente… nella freddezza più assoluta, alla domanda “Una prima impressione?” posta da Fazio, Arisa facendo spallucce risponde “Mah.. sì.. tutto ok…”.
Sono momenti indimenticabili… Si chiude così, nella totale indifferenza, un’edizione quasi completamente piatta sollevata solo dai piccoli interventi della Littizzetto e da qualche ospite che meritava. Tutto il resto… è noia!
Qui in basso le immagine dell’incontenibile gioia di Arisa subito dopo il verdetto finale.
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